Quando una donna - madre scopre di avere una malattia, il suo primo pensiero va inevitabilmente ai figli.
Come farò?
Come faranno?
Che gli succederà?
Non pensavo a me stessa, che ho 36 anni, al mio futuro, alle mie ambizioni, ma pensavo a come avrebbe fatto la mia bimba senza di me, come ogni bimba di 4 anni ha bisogno solo della sua mamma.
Pregavo Dio di lasciarmi accanto a lei qualche anno ancora, perché ora avrebbe sofferto troppo. Mi dava un po' di pace solo la consapevolezza che avrebbe avuto un meraviglioso papà accanto e due nonne amorevoli che mi amano.
Pensavo a tutte le mamme che hanno lasciato i propri bimbi troppo piccoli e mi disperavo.
Quando ho scoperto la mia malattia ho pianto giorno e notte fino allo sfinimento, fin quando i dottori non mi hanno dovuto giurare che sarei guarita, anche prendendomi un po' in giro, esasperati dalle mie continue domande, mail , messaggi, telefonate, ai miei continui " dottore lei però mi deve dire la verità!" perché purtroppo non gli credevo.
Avevo da qualche giorno perso mio padre e dopo la sua morte associavo la parola tumore alla morte.
Per fortuna non è così, perché per fortuna oggi con la prevenzione possiamo guarire la maggior parte dei tumori. Soprattutto il mio.
1 donna su 8 viene colpita da tumore al seno e l'unica cosa che può salvarti è la prevenzione, una scelta di vita che ho sempre adottato e che mi ha salvato la pelle.
Ad oggi mi sento una donna fortunata, fortunata per aver avuto l'opportunità di curarmi .
Ringrazio Dio ogni mattina appena mi sveglio e prima di ogni notte, perché mi sento forte, mi sento serena, devo affrontare un percorso duro e faticoso ma ce la farò insieme alla mia meravigliosa famiglia che sono il mio bene prezioso!